lunes, abril 17, 2006

Merida - 17/04/2006 - Ore 19.00
Il primo giorno di scuola! Vestito di tutto punto (leggi ho cambiato i pantaloni che arrivavano dall'italia e la maglietta di Santa Fe), intorno alle nove sono entrato (la porta della scuola e' quella qui a fianco) in quella che sara' la mia seconda casa per il prossimo mese. Tutti molto gentili, senza sconfinare nel leccaculismo.
Subito mi fanno fare un test sia scritto che orale e alla fine il verdetto e' che parlo abbastanza bene ma in grammatica faccio cacare. Quindi livello 3 (su 5). Unica mia compagna di corso Marialuz, che credo sia la traduzione spagnola del suo impronunciabile nome olandese. Sulla trentina scarsa, bionda, vestita semplice con tanto di scarponcini da montagna, e' un ingegnera che se la viaggera' per il sud america tre mesi, mi sembra timida ma volenterosa di imparare. A vocabolario le do merda pero' lei mi umilia quando si tratta di coniugare i verbi al passato (storico oggi il mio "irai" al posto di "fui", andai). Nota negativa: lei vive in una famiglia venezuelana che abita a tre km dalla citta', quindi zero ganci in citta'. Nota positiva: domani mattina alle dieci ci sara' un incontro tra tutti gli studenti della scuola (in tutto una quindicina) con tanto di giochini per conoscersi. L'incontro si svolgera' nel cortile della scuola.

Questa si sviluppa tutta intorno al cortile centrale per l'appunto le porte che si vedono sono quelle delle aule. Oltre a noi quindici (mas o menos) internationals, ci sono anche studenti venezuelani che seguono corsi di inglese. Ho lezione tutti i giorni dalle 10.15 alle 12.15 e dalle 16.15 alle 18.15. Week end ovviamente libero, puede ser che mi sparo il rafting questo che viene. Oggi pomeriggio primo giorni di lezione e primi compitini, devo scrivere una piccola presentazione dell'Italia dal punto di vista politico economico e turistico. Una bella pubblicita' al Berlusca non gliela toglie nessuno.

A parte cio' oggi e' continuata la mia esplorazione di Merida, sono anche uscito dal centro per cercare un centro commerciale in queanto mi serve una federa (troppo scomoda quella del sacco lenzuolo). Innanzitutto il centro commerciale non assomiglia per nulla ai nostri. Niente ostentazione di lusso, niente scale mobili, niente carrelli, niente mega hypermercato. Tanti studi medici, tanti bar, tanti negozi di telefoni, ma niente federe.

Poca fantasia oggi, vado a fare i compiti che se no la maestra domani mi sgrida.

Hasta siempre