jueves, abril 20, 2006

Merida - 20/4/2006 - Ore 19.40
Oggi e' stata la giornata dell'incontro con gli animali. Per questo motivo mi e' sembrato giusto mostrarvi la foto della selva che si scatena un metro dopo che finisce la citta'. Primo incontro ore nove della mañana; intenzionato a farmi un caffe', preparo la caffettiera e mentre attendo che il prezioso liquido al suo inreno fuoriesca, preparo la tazzina con tanto di zucchero. Decine di formiche avevano scelto il mio pacco di zucchero come destinazione per la settimana bianca. Buttatone mezzo chilo, la mattinata trascorre senza incidente alcuno. Lezione, pranzo in centro con l'olandesa e con un nuovo zelandese di nome Tom, ritorno alla posada per la siesta. Appena sveglio, intenzionato a farmi un caffe', mi avvicino ai fornelli e noto che a fianco di questi, riposa beato un cazzo di topo ENORME, quindici centimetri almeno senza la coda. Impaurito come Minnie in un fumetto, invece di strillare, decido di chiedere soccorso alla señora della posada. Reazione sua alla vista della belva: "que cariñoso!" (che tenero!). CHE TENERO???? Comunque sia dopo pochi istanti il tenero animaletto capisce che si stava parlando di lui e preferisce levare le tende. Gli chiedo se ce ne sono molti e lei mi dice che e' la prima volta che ne vede. Che bel culo. Dopo essermi assicurato che non ci fossero altre bestie, esco direzione mercado principal, ed e' a quel punto che incontro una tigre albina. Sto scherzando. Mi dirigo al mercato ed e' con un pizzico di delusione che scopro che e' un mercato al coperto. Non so perche' ma mi aspettavo una strada invasa da bancarelle, galline, urlatori, rapinatori e biciclette e tutti i colori del mondo. Nonostante il disappunto iniziale entro e in effetti di colori ce ne molti. Cosi' come di odori. Forse meno di quello che mi aspettavo ma pur sempre una bella gioia per i sensi. Questo Venezuela poco coincide con l'idea che in genere si ha del Sud America. Insomma non si vedono indigeni con il poncio o galline in mezzo alla strada o scoppiati che ti chiedono qualunque cosa tu possa dargli. Si vede un mondo che cresce all'ombra dell'Occidente consumistico, con tutta l'intenzione di seguire le orme del grande "maestro". E' solo a uno sguardo piu' profondo che l'anima Sud Americana esplode in tutta la sua esuberanza. Esplode quando un auto diffonde le note di una salsa e allora vedi che tutte, proprio tutte, le chicas nei dintroni che inziano a ballare. Esplode quando devi prendere un bus, ed ecco che appare un mezzo che non si crede possa esistere nella realta' e non si crede possa contenere cosi' tanta gente o cosi' tanti animali. Esplode quando metti il naso fuori dalle "mura" della citta' e si apre davanti ai tuoi occhi una selva sterminata ed incontaminata, popolata da migliaia di animali e da piccoli villaggi dove il tempo non si e' fermato, semplicemente non e' mai esistito. Esplode, purtroppo, quando seduto sul tuo comodo bus, attraversi la variante locale delle favelas, infinite colline di case non terminate e sommerse dai rifiuti, fonte principale di alimentazione per la popolazione che vi abita.
Ultimo aneddoto della giornata. Aspettavo la camioneta per andare al mercato, fumando una sigaretta. Accanto a me il posto di guardia di una caserma. Il militare di turno a un certo punto mi tocca sul fianco per chiedermi di spostarmi che gli dava fastidio il fumo. Mi ha toccato con la punta del suo mitra. I cristoni che gli ho tirato non possono essere riportati.
Hasta la victoria