lunes, abril 24, 2006




Merida - 24/04/2006 - Ore 20.15 Dunque adesso ho un appartamento e due coinquilini. Ed e' il
quindicesimo giorno di viaggio; mi sembra di essere partito da mesi.
Innanzitutto la foto con cui inizia questo post non c'entra nulla con
il post medesimo ma l'ho messa per due motivi: 1. mettere almeno una
foto interessante. 2. e' la foto a 4700 metri quella che nel post
precedente mi aveva ricordato quel quadrto simbolo del romanticismo.Casa mia: un po' l'ho gia' descritta ma ora che ci ho passato le prime
24 ore posso farlo sicuramente meglio. La casa e' molto grande e si
compone di cucinino, salone, tre camere (una mia, una di Nicolas e
Sara, l'altra una specie di studio-sala tv) e due bagni di cui uno
tutto per me. Avevo accennato alla particolarita' del mobilio: tutto
ricavato con mezzi di fortuna. HGo avuto modo di apprezzare baltre
particolarita'. Per esempio la doccia: per aprire l'acqua non c'e'
rubinetto o manopola bensi' un paio di pinze con le quali svito la
piccola vite bche regola l'afflusso dell'acqua. Dopodiche' e' una
goduria, agua caliente e getto potente. Altra peculiarita', la cucina.
I fornelli somigliano a un mostro: sono completamente neri e non sono
riuscito a capire se sono neri di per se stessi, o sono neri perche' da
quando sono stati acquistati (15 anni almeno) non sono mai stati
lavati. Probabilmente un misto tra le due ipotesi. La cosa sorprendente
e' che non fanno schifo ne alla vista ne al tatto. Ma questi fornelli
sono un mostro mutilato: due dei quattro infatti non funzionano in
quanto esplosi la prima volta che hanno provato ad usare il forno. Il
forno pertanto non funziona. E chiaramente non c'e' il frigo. Quindi si
fa la spesa per la giornata, due giorni al massimo. Ma non e' tutta
merda quella che cola. La casa mi piace un sacco, e' arredata con molto
gusto, con un pizzico di Europa e un tocco di Oriente (incensi, tavolo basso, lampade alla giapponese presumo...). Camera mia e' grande ma un po' spoglia. Regna la pulizia se escludiamo la cucina. Il condominio e' brutto ma in una bella zona, appena fuori da quello che viene considerato il centro, zona molto animata nel week end mi dicono da piu' parti. La mia finestra e' l'ultima in alto a sinistra del condominio bordato di verde che si vede nella foto. E poi ho due coiquilini. Uno Darwin, il cui vero nome e' Nicolas (il primo e' il nome con cui lo chiamano alla scuola, vassapere perche'). Nato a Caracas dove ha vissuto fino a pochi anni or sono, nonche'mio professore di spagnolo la settimana scorsa nel pomeriggio. Anni 27. Si definisce piu' anarchico che di sinistra, e' fotografo (il primo giugno ci sara' la sua prima mostra personale), collabora con l'universita' per un progetto di fonetica, parla un ottimo inglese e qualcosa di tedesco, in quanto ha vissuto vicino a Francoforte per un anno. E' molto appassionato di arte e beve come un assassino, soprattutto vino. Inoltre ha trovato il mondo per farsi pagare quasi tutto l'affitto semplicemente affittando una camera a un minchiune italiano. Ma e' giusto cosi'. Parla tantissimo e fa abbastanza ridere, soprattutto quando riesco a capire le sue battute. Coinquilina numero due, Sara alias la ragazza di lui. Tedesca. Altre info non pervenute in quanto siamo stati insieme per circa due minuti ieri sera, poi e' uscita per non far piu' ritorno finche le mie palpebre hanno retto ieri sera. Sotto casa internet in fibra ottica con tanto di webcam, lavanderia, piccolo alimentari e dietro l'angolo una birreria. Qua a fianco vedete il salotto. Qui sotto camera mia. Direi che mi sono dilungato abbastanaza. Hasta pronto amigos.

1 Comments:

At 12:47 p. m., Blogger theTraveller said...

Bastava cosi' poco per farvi scrivere... ma quanto vi conosco bene??
Grazie a tutti, continuate cosi'

 

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