lunes, mayo 01, 2006

Merida - Die de los Trabajadores - Ore 17.06Un esperienza davvero incredibile. Canyoning si chiama. Di buon ora Andrew, Williams (USA) ed io ci rpesentiamo davanti all'agenzia dove gia' ci attendono le due guide (Moly e Juan, la prima davvero simpatica e carina, il secondo piu'
silenzioso ma divertentissimo) e la jeep che in poco piu' di mezz'ora ci porta nel mezzo di un magnifico scenario composto da verdissime ed inestricabili vallate, isolate casette di lamiera, piante di caffe ed in lontananza il rumore di un
fiume, la nostra meta. Un oretta di camminata a tratti non proprio agevole, ci porta sempre piu' vicini al nostro obiettivo che pero' e' completamente nascosto da quella che mi sento di definire una giungla. Immergersi in tale paradiso e' piuttosto emozionante, il sole riesce a tratti a bucare l'insieme di alberi, alberelli, palme, felci, fiori e farfalle e regala all'ambiente una luce diffusa che insieme al silenzio rotto solo dal rumore del rio portano davvero un sentimento di pace. Vestiti di tutto punto iniziamo la discesa, ed e' tutto un alternarsi di cascatelle, laghetti, piccole rapide, scivoli
naturali,sentierini e tratti su roccia fino all'arrivo alla prima vera cascata, 6 metri, e un getto non indifferente. Corde, moschettoni e imbragature e giu giu giu con ettolitri che ti battono sulla testa isolandoti completamente dal resto del mondo. E poi ancora cascatelle, laghetti, piccole rapide, scivoli naturali, sentierini e rocce, il tutto immerso in questo delirio assoluto dove mamma natura spadroneggia senza rivali. Arriva il momento dei salti, bisogna semplicemente lasciarsi cadere nel vuoto per 4-5 metri atterrando in delle piscine naturali ovviamente circondate da rocce e se pensavo che il primo salto incutesse un po' di timore, dovevo aspettare il secondo per cacarmi davvero sotto. Juan ci dice: ora fate attenzione, perche' dovete saltare 3 metri e mezzo ma tenete le braccia lungo il corpo perche' il buco e' molto stretto.
Scende prima lui e poi ci indica con la mano il punto in cui dobbiamo buttarci. Io credo di poter mirare la sua mano nonostante sia senza occhiali (immaginatevi...) ma mi caco abbastanza e un video testimonia le mie esitazioni sull'orlo di quello che mi pareva un precipizio. Nessuno ha sbagliato, per fortuna. Altri salti altri laghetti e seconda cascatona: 18 metri, un rumore assordante, l'acqua che ti travolge e di nuovo la sensazione di essere in un luogo altro dal mondo. Terza cascatona, 35 metri, e assicuro che 35 metri sotto di te sono tanti. Cosi come i 60-70 metri di selva sopra di te. Magnifico. Questa volta sono troppo impegnato a rimanere vivo per gustarmi l'isolamento ma la soddisfazione una volta sceso e' molta.
Ancora qualche saltino ed eccoci alla fine del canyon, c'e' la jeep, ci sono le mie siga, si va a mangiare un ottimo pollo fritto con papas e si regresa a la casa. Davvero soddisfatto. Davvero meravigliato. Davvero preso bene.
Hasta pronto