jueves, mayo 18, 2006

Puerto Colombia - 18/05/2006 - Ore 19.15 Una giornata passata su una magnifica spiaggia a rincorrere l'ombra della palma che sembra scappare con il passare dcelle ore. Ho deciso di affrontare la questione sole di petto: basta con la crema solare, continuero' a bruciarmi finche' il sole non si sara' stancato di infierire su di me. Ho realizzato che rimanere da mezzogiorno alle due a dormire sul bagniasciuga non e' esattamente quella che si chiama una buona idea. Queste in sostanza le attivita' della giornata, a cui si aggiungono ovviamente svariate nuotate e diverse chiaccherate con personaggi piu' o meno improbabili, dal mago del sesso venezuelano che per qualche strana ragione ha deciso di venirci a raccontare le sue stoiche gesta, alle due francesi piu' rozze del mondo che si guadagnano di che viaggiare vendendo braccialetti a tratti inguardabili.In uno dei molti momenti in cui percepivo il senso di leggerezza che mi riempe l'anima ho provato a pensare a cosa non andasse in quel momento, perche' doveva pur esserci qualcosa, della serie che la leggerezza dell'essere e' insostenibile... Ho trovato una cosa: non poter condividere con le persone che amo questa meraviglia, non poter scattare una foto a 360 gradi con il sottofondo del mare, l'odore di salsedine e il sapore del cocco appena raccolto sulla spiaggia. E se questo blog rappresenta questa mia esigenza di avervi in qualche modo al mio fianco e' altrettanto vero che nessuno potra' mai descrivere quello che questo luogo mi sta regalando. A ben pensarci non e' solo il luogo, e' il momento in cui questo luogo mi si e' presentato davanti ai sensi, il momento in cui le potenzialita' di questo pezzo di vita quaggiu' si sono disvelate di colpo permettendomi di cogliere ogni minimo dettaglio di questo paradiso. La piu' volte citata liberta' di cui godo mi permette di penetrare davvero l'essenza di questo angolo di venezuela, non fermandomi alla sensazione di cio che poteva essere ma non sara'.
Hasta pronto compañeros