sábado, junio 24, 2006

Fortaleza - 24/06/2006 - Ore 10.37
Fortaleza e' disgustosa. E non ne faccio un discorso di moralita', la quale credo sia una cosa del tutto soggettiva e personale, dunque chi sono io per giudicare immorale un altra persona. Pero' anche il disgusto e' personale. Niente in contrario con il mestiere piu' vecchio del mondo, evviva la liberta' di scelta, ma il modo in cui questo e' praticato in questa brutta, enorme, caotica citta' di mare e', appunto, disgustoso. Fortaleza tira avanti grazie al sua rinomata fama di capitale del sesso. La citta' e' invasa da centiania di migliaia di euroamericani che ogni anno si concedono il lusso di comprarsi una presunta superiorita' sul resto del genere umano. E come se davvero fossero superiori, si atteggiano. La vita notturna puo' essere divisa in due zone: "una dove per scopare devi sudartela, quindi evitatela, l'altra dove hai una buona scelta di qualita' e di prezzi" per dirla con le parole di un trionfo italiano che da molte anni frequenta Fortaleza e dintorni. La seconda e' un ammasso di locali concentrati in una via lunga nemmeno cento metri affollata da uomini di mezza eta' abbastanza grassi e pelati e pelosi, che siedono solitari o in piccoli gruppi osservando attentamente la merce che scorre davanti a loro su un immaginario tapirulan, cercando di cogliere il momento piu' opportuno per fare un cenno con la loro mano piuttosto unta di pina colada e attendere che la prescelta si faccia avanti. Segue una breve chiaccherata e se il prodotto corrisponde agli standard attesi di qualita'-prezzo ecco che la serata del sudato signore inizia davvero a farsi interessante; perche' e' a questo punto che da uomo medio si trasforma in eroe, colui che tutto puo' dato che una signorina tanto giovane e avvenente ha scelto di passare la serata con lui. Ed ecco le toccatine, i bacetti, i cocktail, le carezze e le sbriciatine prima di decidere di porre fine allo spettacolo pubblico e di iniziare quello privato, salvo rendersi conto che proprio ora stanno passando a pochi metri da lui due tette piu' grosse o piu' scoperte e quindi e' forse il caso di congedare la propria compagna e ricominciare il gioco dell'imperatore e le concubine, fino al momento di essere davvero sicuri di aver scelto il meglio sulla piazza o di essere talmente ubriachi che poco importa cosa si porta a casa. Noi italiani siamo gli indiscussi leader del mercato e gli indiscussi protagonisti della colazione. Gruppi di machi latini si radunano per raccontarsi le storiche imprese della notte precedente e pianificando quelle della notte seguente. Numeri, misure, posizioni in una sorta di crescendo di risate ed applausi. E meno male che e' bassa stagione.
Ma c'e' una sottospecie dell'Uomo di Fortaleza, quella degli illusi altrimenti noti come coglioni. Sono coloro che preferiscono il possesso esclusivo all'usa e getta. La parola che usano per descrivere la loro diciottenne (se va bene) compagna e' "la mia fidanzata". Parlare con questi elementi e' a stupefacente, in quanto il limite della stupidita' umana che credevi possibile balza clamorosamente in avanti. Sono coloro che credono di aver trovato il vero amore il quale passa gran parte dell'anno a sospirare d'amore in attesa del loro ritorno. Quando tornano in questo "paradiso" elargiscono ogni qualsorta di regalo, riempiono il frigo dei suoceri e regalano sogni che mai si realizzeranno a queste giovani donne che nient'altro sognano che levarsi da questa merda; ma a casa ci sono le mogli e i figli e il lavoro; e le promesse con le quali comprano corpi e menti delle loro morene fidanzate si spengono ogni qualvolta si ritorna sul volo diretto Fortaleza-Malpensa. Nausea.
Hasta